Se soffri di cervicale, non dormire mai in questa posizione: l’esperto spiega l’errore che infiamma i muscoli

Soffrire di dolori cervicali è un problema comune, ma spesso trascurato, che può influenzare profondamente la qualità della vita di chi ne è colpito. Molti non realizzano che le abitudini quotidiane, inclusa la posizione in cui si dorme, possono avere un impatto significativo sui sintomi. In particolare, alcune posizioni di riposo possono causare un’infiammazione della muscolatura e aggravare il dolore. È cruciale prendere consapevolezza di queste problematiche per migliorare il benessere generale e ridurre al minimo il fastidio.

Quando si parla di cervicale, è fondamentale considerare l’anatomia della zona del collo e le sue funzioni. La colonna vertebrale cervicale è composta da sette vertebre, tutte collegate da muscoli, legamenti e dischi intervertebrali. Queste strutture non solo sostengono il capo, ma consentono anche una vasta gamma di movimenti. Quando si dorme in posizioni scorrette, si può mettere sotto stress questo complesso sistema muscolare, provocando infiammazioni, contratture e, in alcuni casi, il cosiddetto “colpo di frusta”. Le posizioni da evitare durante il riposo sono fondamentali per comprendere come alleviare il dolore.

Le posizioni da evitare durante il sonno

Una delle posizioni più problematiche è sicuramente quella a faccia in giù. Questa postura costringe il collo a ruotare in una direzione per il tempo necessario a trovare una posizione respirabile, creando uno stress significativo sui muscoli e sulle articolazioni cervicali. Con il passare delle ore, questa tensione può accumularsi, portando a dolori persistenti al risveglio. Inoltre, la pressione esercitata sulle vertebre e sui dischi intervertebrali può contribuire a deteriorarne la salute nel lungo termine.

Un’altra posizione da tenere sotto controllo è quella di dormire su un cuscino troppo alto o rigido. Un cuscino inadeguato può allineare male il collo rispetto alla spina dorsale, costringendo i muscoli a lavorare di più per mantenere la testa in posizione. Ciò può generare tensione anche nei legamenti e nei muscoli circostanti, aumentando il rischio di contratture e infiammazione. La scelta del cuscino giusto è quindi essenziale: un cuscino di altezza media, che sostiene adeguatamente la curva naturale del collo, è la soluzione migliore.

Infine, alcuni trovano comodità nel dormire su un fianco, ma anche questa posizione può diventare problematica se non si utilizza il cuscino giusto. Un cuscino troppo basso, in questo caso, costringe il collo in una posizione scomoda, mentre un cuscino troppo alto potrebbe forzare il collo ad un angolo innaturale. È importante considerare che la postura laterale può anche comportare un disallineamento della spina dorsale se non supportata adeguatamente.

Consigli per un sonno migliore

Adottare alcune semplici strategie può migliorare non solo la qualità del sonno, ma anche il benessere del collo. Innanzitutto, è consigliabile dormire supini quando possibile. Questa posizione tende ad essere la più neutra, permettendo alla colonna vertebrale di mantenere una curvatura naturale. Se si preferisce dormire di lato, è fondamentale inserire un cuscino tra le ginocchia per mantenere il bacino allineato e ridurre il carico sulla zona lombare e cervicale.

La scelta del materasso gioca un ruolo cruciale. Un materasso troppo morbido può non fornire il supporto necessario, mentre uno eccessivamente rigido può non permettere una distribuzione uniforme del peso. È consigliabile optare per un materasso che offre un buon equilibrio tra comfort e supporto, in modo da garantire una posizione corretta della schiena e del collo durante il sonno.

Un’altra accortezza utile è l’uso di tecniche di rilassamento prima di coricarsi. Lo stress e la tensione accumulate durante il giorno possono influenzare il sonno e contribuire ad un’ulteriore tensione nel collo. Pratiche come lo yoga, la meditazione o semplici esercizi di respirazione possono aiutare a rilassare i muscoli e a preparare il corpo a una notte di riposo rigenerante.

Quando rivolgersi a un esperto

Se i dolori cervicali persistono nonostante l’adozione di corretti accorgimenti, è consigliabile consultare un professionista, come un fisioterapista o un chiropratico. La valutazione di un esperto permette di identificare le cause specifiche del dolore e di ricevere un trattamento adeguato. Inoltre, un professionista può suggerire esercizi specifici da eseguire per rinforzare i muscoli del collo e migliorarne la flessibilità, contribuendo a prevenire futuri problemi.

In alcuni casi, può essere necessario intraprendere un percorso di riabilitazione per ristabilire un corretto equilibrio muscolare e posturale. La terapia fisica, combinata a cambiamenti nello stile di vita e nella postura, può portare a risultati duraturi nel trattamento dei disturbi cervicali.

In conclusione, la cura della cervicale implica attenzione e consapevolezza nelle scelte quotidiane, specialmente nella posizione in cui si dorme. Prendendo alcune precauzioni e adattando le proprie abitudini, è possibile migliorare significativamente la propria qualità di vita e ridurre il rischio di infiammazioni muscolari. Un sonno di qualità è fondamentale per il benessere generale e per prevenire problemi futuri, rendendo essenziale la ricerca di soluzioni e strategie adatte a ciascuno di noi.

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